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Due storie palestinesi Ghassan Kanafani ed. Lavoro 2014 109 pgg.

Ghassan Kanafani (Acri, 9 aprile 1936 – Beirut, 8 luglio 1972) è stato uno scrittore, giornalista e attivista palestinese, particolarmente impegnato per la causa del suo popolo, scomparso nel 1972 a seguito di un attentato incendiario in cui perse la vita. Nasce in una famiglia di ceto medio-alto, il padre era un avvocato. All’età di dodici anni, nel 1948, vede la creazione dello stato di Israele. Gli arabi chiamano al-Nakba (il disastro) questo momento storico e come se non bastasse vide le tragiche conseguenze che questo portò.

Da questo momento la sua vita e le sue esperienze rappresenteranno le tappe del popolo palestinese, dalla diaspora al sentimento di nostalgia verso la propria terra, dalla presa di coscienza della sconfitta dell'esercito arabo all'umiliazione e alla perdita di identità. La sua famiglia si rifugiò dapprima in un villaggio del Libano meridionale nella speranza di ritornare al più presto a casa, ma il padre, consapevole dell'inutilità di quella attesa, spostò la famiglia a Damasco per iniziare una nuova vita.

In questo lasso di tempo il giovane Ghassan, all'età di sedici anni, trovò lavoro come insegnante in una delle scuole dell'UNRWA (United Nations Relief and Works Agency), l'organo dell'ONU per l'assistenza dei profughi, e pochi anni dopo si iscrisse all'università di Damasco alla facoltà di letteratura araba.

Questi anni nella capitale siriana pongono le basi del suo impegno alla causa palestinese, partecipando alla condizione del suo popolo nei campi profughi e durante l'università attivandosi sia come scrittore sia come studente politicizzato lavorando nel Movimento Nazionalista Arabo guidato da George Habash.

Nel 1955 vive in Kuwait, meta di molti emigranti palestinesi fin dalla Nakba. In questo paese iniziò il suo impegno di scrittore di racconti brevi che vennero pubblicati su varie riviste letterarie e proprio in questo paese dovette fare i conti con la dura realtà di esule che non riesce ad integrarsi nella nuova società.

Nel 1960 si trasferisce a Beirut per unirsi allo staff di giornalisti della nuova rivista politica di George Habash al-Ḥurriyya (Libertà) per partecipare attivamente alle vicende palestinesi e a Beirut Kanafani conobbe Anni Hoover, un'insegnante danese che stava analizzando la situazione dei rifugiati. Dopo due mesi si sposarono e proprio in questo periodo Kanafani le dedicò il romanzo breve più famoso ovvero Uomini sotto il Sole.

La nascita dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) del 1964, rappresentò una speranza di realizzazione di un sogno che perdurava dal 1948, ed influenzò la letteratura degli scrittori arabi e quindi anche quella di Kanafani che ne vedevano una forma di azione politica. Questo sogno andò in frantumi dopo la disastrosa guerra dei sei giorni che gli arabi chiamano al-Naksa, che segnò la netta sconfitta dell'esercito arabo contro l'esercito israeliano nel giugno del 1967 e lo sbigottimento generale della popolazione palestinese, ma che risuonò forte in tutto il mondo arabo. In questo momento di incredulità Kanafani scrisse un'altra opera importantissima nel panorama mondiale: Ritorno ad Haifa.

Ghassan Kanafani fu il primo a parlare di Adab al-Muqawwama: letteratura della resistenza ed è il più importante rappresentante di quel gruppo di palestinesi che dall'esilio (in arabo Ghurba) hanno contribuito a lottare per la causa palestinese tramite le loro opere artistiche.

Successivamente con la Nakba del 1948 e la Naksa del 1967 i testi degli scrittori arabi diventano soprattutto opere di denuncia per risvegliare la coscienza del loro popolo e di critica verso le classi dirigenti, incapaci di sollevare la dignità di tutta quella gente incapace di reagire.

La Letteratura della Resistenza assume connotati politici e sociali: gli scrittori utilizzano il genere del Racconto, che attraverso la loro lingua riesce a comunicare in modo chiaro ed efficace la storia del paese.

Le sue opere possono essere suddivise in due periodi: al primo appartengono gli scritti caratterizzati da pessimismo, in cui non si vede una soluzione per la condizione del suo popolo e la sua scrittura ricorre al simbolismo.

Tale periodo arriva circa fino al 1967 e tra i suoi lavori gli esempi più conosciuti sono:

Uomini sotto il Sole (Rijāl fī al-shams), 1963

Un mondo che non è nostro ('Ālam laysa lanā), 1965

Al secondo periodo, quello che parte dalla Naksa, cambia l'atteggiamento dello scrittore, che diventa più politicizzato ed attento alle vicende storiche, mostrando il suo ottimismo nell'azione di voler cambiare le cose con la lotta e non nell'attesa passiva.

“Ognuno combatte per la sua causa” pg 47

Ecco una frase che riassume tutto il testo e alla larga tutta la letteratura di un territorio.

Said e Safiya sono i protagonisti principali ma Miriam e Dov completano il quadro della narrazione.

Ci troviamo in mezzo a due mondi diversi che la storia e la politica non riescono a far convivere.

Ci troviamo in una Casa che i protagonisti hanno abbandonato, poi hanno ricercato ed infine tenteranno di dimenticare per sempre. Chi è Dov? Chi è Khaldùn? Chi dei due ha diritto di vivere lì e perché? Dov ha trovato il suo Eretz Israel? E i genitori di Khaldùn cosa hanno trovato?

La tragedia narrata viene elaborata sotto tre diversi punti di vista. Abbiamo un quadro complesso che per quanto ci si possa sforzare è irrisolvibile e ai nostri occhi incomprensibile nelle sue implicazioni. Quello che succede al ritorno nella Casa come Present Absentee è un riflesso della Storia del paese. Una storia che aleggia sopra le teste di tutti coloro che vivono in quel territorio.

La narrazione è chiara, come anche la lingua usata. Prevale il dialogo che agevola il confronto dei protagonisti e ci fa intuire cosa poteva essere successo quel 21 aprile 1948 quando un fiume di gente si riversa in strada quasi stordita dagli eventi che stanno accadendo, abbandonando casa e familiari, oggetti e ricordi.  I protagonosti sono dei Present Absentee (presenti ma assenti dal territorio di Israele) e gli occupanti (perchè ritenuti idonei alla residenza in quel luogo) della loro casa. Il discorso è piuttosto complesso e solo leggendo qualche testo narrativo prodotto da scrittori di questa terra travagliata possiamo iniziare a capire, ma non comprendere cosa succede ed è successo in quella terra, facendoci un'idea dalle loro parole.

traletteraturaestoria , letteratura israeliana, Kanafani

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