Edith Wharton
Madame de Treymes
La biblioteca di Repubblica 2011
tradotto da Marcella Bonsanti
introduzione di Benedetta Tobagi
Scrittrice e poetessa statunitense nata a New York nel 1862 e morta in Francia non lontano da Parigi nel 1937.
Desiderò scrivere e raccontare fin da bambina e fu la prima donna a vincere il Premio Pulitzer nel 1921.
Visse in una ricca famiglia del New England ed ebbe la possibilità di leggere molto, cosa che la predispose alla scrittura.
Da consuetudine americana conservò il nome del marito banchiere anche dopo la separazione ed il divorzio.
Scrisse romanzi, racconti e poesie; le sue opere più famose sono i romanzi “La casa della gioia”(1905), “L’età dell’innocenza”(1920), il romanzo breve “Ethan Frome"(1911), tra questi ricordo anche “Madame de Treymes” del 1907
Conobbe e diventò grande amica dello scrittore Henry James, anche lui espatriato in Europa dove visse in Inghilterra Italia e Francia.
Entrambi erano interessati ai rapporti sociali del loro tempo in special modo analizzando le differenze tra il singolo e le convenzioni sociali, quando queste per qualche motivo vengono rotte.
Le contraddizioni dell’alta società americana e di quella aristocratica europea sono poste a confronto e a contrasto. I personaggi delle sue opere si dividono in falsi bigotti conservatori e protagonisti che sono pronti a vivere con serenità i loro sentimenti salvo poi trovarsi imbavagliati in situazioni senza via d’uscita perché non accettate socialmente in quanto contro alle convenzioni di quel gruppo sociale.
I francesi di Parigi sono falsi, gli americani che vivono in città hanno una mentalità troppo ristretta e Fanny de Malrive con un figlio e separata dal marito non può andare a vivere con Durham proprio a causa della famiglia del marito che sarebbe pronta a concederle il divorzio ma non il figlio.
Le stesse tematiche sono trattate dagli autori americani suoi contemporanei James e Forster in opere come “Portrait of a Lady” del primo e “A Room with a View “ o “Where Angels fear to tread” del secondo.
La Wharton era una donna molto colta, moderna e piena di iniziativa e questo lo denota il fatto che verso la fine della prima Guerra Mondiale organizzò degli “ostelli americani per rifugiati” per cui le verrà data la Legion d’onore del governo francese.
Consiglio il libro a chi piace la letteratura americana. Questo testo però mi ha lasciata un po' dubbiosa sulla vera riuscita dell’opera che secondo me ha alcuni punti dell’interccio non ben riusciti.
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