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Calma e quieta è la notte – La leggenda dei bagni di Szigetvár

di Vittorio De Martino. La Lepre edizioni 2019 che ringrazio per la copia

Bel libro costruito sulla contrapposizione di due mondi diversi: Oriente e Occidente, guerra e pace, amore e intrighi, monasteri e case chiuse.

Confesso che il titolo del libro mi ha subito colpita, dal Király Gyógyfürdő di Szigetvár, poi mi sono ritrovata a Venezia e nel Topkapi; il finale non mi ha entusiasmato, tuttavia ho adorato viaggiare con il protagonista della storia lungo la rotta dei commerci veneziani di quel periodo. Fatti e luoghi reali vengono raccontati attraverso una lunga storia con elementi ora fiabeschi ora da romanzo d’avventura che però parla anche di personaggi ed eventi storici.

Isaac, ebreo levantino anziano e saggio, Ordelaffo giovane italiano inesperto ma dotato per la scrittura, si conoscono per caso alle terme di Szigetvar città ungherese assediata dai Turchi nel 1566.

 

La vita dell’anziano e del giovane e le loro sorti si intrecciano: il giovane poeta italiano, accompagna il padre che combatte sotto le mura della città, L’anziano Isaac vive in quella città dopo una vita di traffici a Istanbul, Roma, Venezia. Il loro legame inizia con il racconto di Ordelaffo; una narrazione che ha il sapore delle Mille e una Notte.

Dalle terme il racconto ci porta a Pavia, Venezia, in una monastero arroccato nel sud della sponda adriatica orientale e poi fino ad Istanbul e ritorno.

Tante peripezie sul campo di battaglia e nel racconto del giovane si oppongono alla tranquillità delle terme ungheresi.

Il racconto va avanti per giorni e sembra mantenere in vita i due conoscenti, nonostante l’assedio della città, isolandoli in un mondo a parte. All’esterno tutto sembra andare perduto ma c’è ancora una cosa molto importante da fare, che sarà la fine del racconto e l’epilogo di tante avventure.

Grandi casate, Imperi e religioni si incontrano e si scontrano nelle pagine del libro. Storie di famiglie potenti, amori guerre e intrighi, povertà e ricchezza si alternano sotto i colpi della fortuna.

La costruzione delle terme in cui si svolge parte della storia fu iniziata da Arszlán Pascià di Buda nel 1565 e completata dal suo successore, Mustafa Szokoli. I turchi costruirono le terme lontano dalle sorgenti in modo che fosse assicurata la possibilità di fare il bagno all'interno delle mura del castello anche durante un eventuale assedio. Allora e ancora oggi l'acqua veniva fornita nelle vicinanze dell'attuale Lukács Fürdő.
Dopo la riconquista di Buda, nel 1796, le terme entrarono in possesso della famiglia König, che le ricostruì nella forma attuale, unendo il vecchio con il nuovo, conservando il suo status di monumento. Dalla famiglia le terme prendono anche il nome magiaro:Kiraly
Le terme, che furono danneggiate durante la seconda guerra mondiale, furono poi ristrutturate nel 1950 ma al momento sono chiuse.

Ungheria , La Lepre Edizioni, romanzo storico , Turchia , impero Ottomano

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